23/07/2025 TRIESTE – La cabinovia tra Trieste e l’altopiano resta al centro delle polemiche: i 48,7 milioni promessi dal Ministero arriveranno solo a rate, dal 2027 al 2034. Intanto l’opera è appesa ai ricorsi al Tar e ai dubbi sulla validità dell’appalto. || Non arriveranno subito e nemmeno a breve i 48,7 milioni destinati alla cabinovia tra Trieste e l’altopiano: il finanziamento sarà diluito in otto anni, dal 2027 al 2034. Un colpo al cronoprogramma iniziale, che immaginava cantieri già avviati entro il 2024, e che ora solleva interrogativi su tempi, coperture e tenuta dell’intero progetto.La svolta è contenuta nel decreto direttoriale firmato l’11 giugno, che rende effettivo il passaggio del progetto da opera Pnrr a intervento a finanziamento ministeriale. Una modifica annunciata mesi fa, ma priva fino ad ora del necessario via libera burocratico. In mancanza di quel passaggio formale, il rischio che le risorse non fossero più realmente disponibili aveva già alimentato dubbi e polemiche.Ora i fondi sono certificati, ma la dilazione temporale fa vacillare le certezze. L’appalto con la Leitner, assegnato nel 2023, resta formalmente valido ma privo del supporto concreto delle scadenze iniziali. E prende quota il timore che il Comune possa dover anticipare le somme, forse ricorrendo a un mutuo.Nel frattempo il Consiglio comunale è bloccato dalla discussione sulla variante “Accesso Nord”, mentre il verdetto del Tar Fvg sui cinque ricorsi contro l’opera — presentati da residenti ed associazioni ambientaliste — è atteso da un momento all’altro. Una decisione che potrebbe ridisegnare completamente il destino della cabinovia. – Intervistati PAOLO ALTIN (LISTA RUSSO PUNTO FRANCO) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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