04/12/2025 TRIESTE – Il Comitato No Ovovia solleva nuovi interrogativi sul progetto della cabinovia, tra iter amministrativi sospesi, costi da aggiornare e coperture finanziarie ancora da confermare, chiedendo un confronto pubblico e proponendo un referendum. || Il Comitato No Ovovia segnala una serie di criticità sul progetto della cabinovia, dai passaggi amministrativi sospesi ai dubbi sulla copertura economica. Dopo le sentenze del TAR, la Variante 12 è ferma, le valutazioni ambientali sono state respinte e l’amministrazione deve decidere se ricorrere al Consiglio di Stato o riavviare l’intero iter, con nuovi tempi e verifiche.Sul piano finanziario il riferimento resta il quadro economico del 2023, ma il Comitato rileva la possibilità di costi aumentati e la necessità di conferme ministeriali sulle risorse aggiuntive richieste in passato. La perdita dei fondi PNRR e l’incertezza sull’accesso al Fondo Opere Indifferibili rendono ancora da definire le coperture, così come l’impatto sul bilancio comunale.Restano aperti anche gli aspetti contrattuali con la ditta Leitner, alla luce del tempo trascorso e delle decisioni giudiziarie, mentre il Comitato chiede chiarimenti sul coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, compresa Costim per il Porto Vecchio.In questo contesto, il Comitato formula una serie di quesiti su procedura, costi e fondi disponibili, chiedendo un confronto pubblico. Tra le proposte avanzate, anche quella di un referendum per permettere ai cittadini di esprimersi su un progetto che presenta ancora vari passaggi tecnici e amministrativi da definire. – Intervistati WILLIAM STARC (COMITATO NO OVOVIA) (Servizio di Bernardo Gulotta)
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