08/05/2021 TRIESTE – DEVE TORNARE IN CARCERE MA SFUGGE AI CARABINIERI E SI GETTA DAL TERZO PIANO || Le macchie di sangue, lasciato a rapprendere a terra, dopo un volo dal terzo piano dell’abitazione di via San Cilino al civico 21. Massimiliano Brun, 45 anni, ha compiuto l’estremo gesto, lanciandosi dalla finestra del suo bagno, mentre i carabinieri lo attendevano al piano terra per notificargli la custodia cautelare in carcere. Domani Massimiliano avrebbe compiuto 46 anni
il triestino si trovava agli arresti domiciliari, per comportamenti persecutori nei confronti dell’ex convivente. Abitava assieme alla madre e al fratello. Tutti e tre, ieri sera, alle 9 circa, hanno accolto in casa i carabinieri giunti per notificare a Brun la revoca dei domiciliari, dopo che Brun aveva violato la misura restrittiva, sostituendoli con la custodia cautelare in carcere. “Va bene lasciatemi andare in camera mia per preparare la borsa” ha detto il 45enne, salendo su per le scale della villetta e rassicurando la madre e il .fratello-.
L’uomo però, dopo aver parzialmente riempito la borsa, si è diretto alla finestra del bagno al terzo piano che da su una stradina interna. Ha chiamato il fratello, come per dargli l’ultimo saluto prima di lanciarsi nel vuoto, poi lo schianto. Massimiliano è morto sul colpo. I militari dell’arma si sono precipitati dietro la casa per provare un estremo tentativo di rianimazione, ma niente da fare,
così come a nulla è valso l’intervento del 118.
Uno dei carabinieri che ha provato a prestare soccorso si è trovato davanti a una scena raccapricciante. La testa dell’uomo era completamente aperta. Il militare è stato colto da un malore e portato a Cattinara sotto shock. Oltre alla madre e al fratello Massimiliano Brun lascia una bimba piccola e un figlio 20enne. (Servizio di Gianluca Paladin)


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