16/06/2021 TRIESTE – TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI: SCOPERTA MAXI FRODE FISCALE, 150MLN OCCULTATI IN CINA || Maxi frode fiscale internazionale, riciclaggio e traffico illecito di rifiuti per 300 milioni di euro. 5 arresti, 53 indagati, 50 perquisizioni nelle provincie di Udine, Gorizia, Treviso Padova, Belluno, Verona, Venezia Brescia e Como e sequestri per 66 milioni di euro.
Sono gli elementi principali e riassuntivi relativi all’operazione denominata “Via della Seta” della Guardia di Finanza di Pordenone su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste.
Il sodalizio criminoso operava nella commercializzazione illecita di materiali ferrosi e non, come rame, ottone, alluminio, normativamente inquadrabili come “rifiuti metallici non pericolosi”.
Nel dettaglio è stato scoperto un patto tra criminalità italiana e cinese che non avevano connessione fra loro se non per gli obiettivi finali: l’una di portare denaro da conti correnti cinesi in Italia, l’altra di far arrivare in Cina denaro liquido nei propri conti correnti.
Il denaro riscosso dagli italiani avveniva attraverso buste che si potevano camuffare facilmente come borse di acquisti vari, vestiti o altro, all’interno di noti centri commerciali all’ingrosso cinesi di Padova e Milano con un vero e proprio passaggio di mano del denaro.
La struttura dell’intero modus operandi era basata sulla creazione in Italia di società ad hoc con funzione di intermediari nel commercio dei rottami metallici. Queste emettevano fatture false con operazioni di acquisto della merce ferrosa ottenendo anche fittizia documentazione di conformità. In realtà i materiale veniva reperito a nero da scarti industriali che poi con tutta la documentazione veniva venduta al cliente finale, ovvero le acciaierie, ignare di tutto il giro illecito.
Le investigazioni sono state avviate nel 2018 in seguito ad anomale movimentazioni finanziarie intercorse tra un’impresa con sede nella Repubblica Ceca e una neocostituita azienda in provincia di Pordenone. (Servizio di Bernardo Gulotta)
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