19/04/2024 TRIESTE – Il ritrovamento di un antico pozzo ottocentesco sotto le macerie dell’ex Pavan di via Frausin non fermerà o intralcerà il progetto del centro sportivo: così il Comune di Trieste che sta collaborando con la soprintendenza per dedicare la massima cautela ai reperti che dovessero emergere dall’area di cantiere || L’iter relativo all’abbattimento dell’ex Pavan in via Frausin è del tutto regolare, anche dopo il ritrovamento sotto le macerie dell’antico pozzo. La conferma proviene dall’assessore ai Lavori Pubblici Elisa Lodi. Il Comune ha allertato subito l’archeologo il quale ha fatto sapere che il manufatto dovrebbe risalire all’800, uno dei tanti pozzi che si possono trovare in città e relativi all’antica Trieste. La soprintendenza è a conoscenza che la zona potrebbe riservare reperti di questo tipo, motivo per cui la notizia non ha suscitato troppo scalpore. In questa fase, ha comunicato Lodi, sono in corso le indagini e bonifiche belliche a cui sarà affiancata anche la verifica archeologica. Il fatto che il pozzo sia stato coperto è riconducibile a motivi di sicurezza e non per occultare il pozzo per qualsivoglia motivo.Come detto l’area potrebbe contenere ulteriori reperti simili essendo stata considerata dalla soprintendenza come una zona “ad alto rischio archeologico” in base a una valutazione sottoscritta l’anno scorso. Questo ha difatti portato alla raccomandazione di agire con la massima cautela qualora si dovessero incontrare oggetti o installazioni d’epoca durante la fase di cantiere.Guardando al passato il cuore del rione di San Giacomo era attraversato da un acquedotto, siamo dalle parti dell’attuale via dell’Istria, elemento che si interseca bene nelle successive scoperte di diversi pozzi, ma anche di monumenti funerari romani, nella zona di via Frausin.Di questa scoperta e più in generale dell’andamento dei lavori per poi arrivare alla costruzione dell’impianto sportivo, c’è sempre la massima attenzione del Comitato Insieme San Giacomo, contraria alla futura edificazione e battagliera verso il Comune per un ripensamento del progetto (Servizio di Bernardo Gulotta)

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