02/06/2024 PREMARIACCO – Domenica di tristezza sul fiume Natisone, all’interno del quale sono stati ritrovati i corpi senza vita delle due ragazze Patrizia Cormos e Bianca Doros, riconosciute poi dalle famiglie nell’obitorio di Premariacco. Continuano le ricerche del terzo ragazzo, Cristian Casian Molnar. || Il tam-tam della notizia e il passaparola porta presto a vedere svanire in maniera cruda le speranze sul ritrovamento dei ragazzi travolti dal Natisone venerdì 31 maggio poco dopo le 13.30. Perché manca poco alle 12 di domenica 2 giugno quando i vigili del fuoco, sempre strenuamente al lavoro giorno e notte, diffondono la comunicazione del ritrovamento di due corpi, senza vita. Sono quelli di Patrizia Cormos, 20enne di Campoformido, e Bianca Doros, 23enne di origini rumene domiciliata, così come la famiglia, a Udine, con le salme ritrovate a circa un chilometro scarso da Ponte Romano. E’ una mazzata fortissima per una comunità, anzi, per una Regione, che aspettava notizie positive, e che invece realizza come quell’abbraccio immortalato da uno smartphone sia stato l’ultimo da parte dei ragazzi. Patrizia e Bianca sono state ritrovate una dal natante dei vigili del Fuoco e l’altra segnalata da alcuni volontari della Protezione Civile, prima del recuperamento della salma da parte degli stessi Vigili del Fuoco. Un ritrovamento che è la conferma degli oscuri presagi nati quando era stato recuperato il cellulare di Patrizia, e che svuota un’intera comunità, perché è impossibile non provare empatia a pensare a queste giovanissime vite spezzate, un evento così tragico che nonostante tutto scatena anche alcuni leoni da tastiera che non riescono a trovare nemmeno il rispetto del lutto.SINDACO DE SABATAPiange una comunità intera, travolta dalla terribile notizia l’Accademia delle Belle Arti, laddove Patrizia ha svolto quell’ultimo test prima di concedersi una giornata libera, di svago, che si è rivelata invece essere quella in cui la sua giovane vita si è spenta, perché restare uniti, abbracciati, non è bastato. C’è già chi pensa a una statua di quell’abbraccio, simbolico, a ricordare le vittime e a sensibilizzare per il futuro sul ciglio di un fiume tanto bello quanto insidioso. Nel turbine di emozioni ci sono anche le famiglie, spezzate, dis – Intervistati SERGIO BENEDETTI (VICECOMANDANTE VICARIO VVF UDINE), MICHELE DE SABATA (SINDACO DI PREMARIACCO), FAUSTO DEGANUTTI (DIRETTORE ACCADEMIA BELLE ARTI UDINE) (Servizio di Stefano Giovampietro)
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