01/11/2024 TRIESTE – Grazie al fiuto del cane Gaby dell’unità cinofila della Guardia di Finanza di Trieste, un 32enne triestino è stato arrestato dalle forze dell’ordine per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I controlli di Polizia e GdF rientrano nell’operazione “stazioni sicure” || La Polizia di Trieste ha arrestato un 32enne triestino per spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono a venerdì 11 ottobre, ultima giornata di controlli straordinari dell’operazione “Stazioni Sicure” che si è svolta in quella data nelle stazioni ferroviarie di tutta la Regione.A Trieste, grazie al concorso delle unità cinofile della Guardia di Finanza, è stato intercettato un trentaduenne italiano residente a Trieste, trovato in possesso di 30 grammi di cocaina, 14 grammi di crack e 8 grammi di oppiacei.Il giovane, sceso da un treno proveniente da Venezia-Mestre, ha catturato l’attenzione degli agenti per il comportamento teso e volto ad evitare i controlli. Il ragazzo non è potuto però sfuggire al fiuto di “Gaby”, uno dei cani delle unità cinofile della Guardia di Finanza adibito ai controlli antidroga.Sottoposto a perquisizione e a seguito degli opportuni test è emerso che trasportava i diversi quantitativi di sostanza stupefacente.Le forze dell’ordine hanno poi eseguito una perquisizione domiciliare dove sono stati rinvenuti ulteriori quantitativi di oppiacei, marijuana, semi di papavero e un bilancino elettronico per la pesatura delle diverse sostanze.Alla luce del quantitativo e della varietà qualitativa delle sostanze stupefacenti rinvenute, del frazionamento e dal successivo rinvenimento di strumenti idonei alla pesatura e da specifici precedenti, dall’accortezza nell’occultare le sostanze e dal tentativo di sottrarsi al controllo, il giovane triestino è stato arrestato in quanto colto in flagranza del reato di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope.L’uomo è stato infine posto agli arresti domiciliari con il divieto di incontro e comunicazione in ogni forma con persone diverse da quelle conviventi e la proibizione di allontanarsi senza autorizzazione dall’Autorità Giudiziaria. (Servizio di Bernardo Gulotta)

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