19/11/2024 TRIESTE – Casa Francol non diventi un albergo ma uno spazio libero per i cittadini o sede di associazioni. Lo chiedono i gruppi di centrosinistra della IV circoscrizione attraverso una mozione all’attenzione della giunta comunale, che ha inserito l’immobile nel piano alienazioni con destinazione turistica e ricettiva || Riconsiderare la funzione turistica di Casa Francol per dedicarla a luogo per associazioni o spazio di aggregazione per i triestini. La richiesta proviene da Adesso Trieste in IV circoscrizione, appoggiata dalla Lista Russo Punto Franco e dal Partito Democratico. Casa Francol, di proprietà del Comune di Trieste dal 1981, si trova in un luogo fortemente interessato da scavi archeologici che tuttavia non stanno intaccando l’edificio, spoglio al suo interno di ogni arredo e privo di impianti o collegamenti. Attualmente la palazzina è inserita nel piano alienazioni di palazzo cheba, che ha previsto la sua vendita nel 2026 con destinazione turistica.Scelta osteggiata dai civici Tommaso Vaccarezza di Adesso Trieste e Martina Machnich della Lista Russo, con appoggio dell’assente Luca Bressan del Partito Democratico, che piuttosto battono sul tasto della resa pubblica, o a favore delle associazioni.Il valore dell’immobile, come da stima del Comune di Trieste, è di 600 mila euro. Una volta ottemperati tutti i documenti del caso la stamberga seicentesca sarà messa all’asta – Intervistati TOMMASO VACCAREZZA (ADESSO TRIESTE), MARTINA MACHNICH (LISTA RUSSO PUNTO FRANCO) (Servizio di Bernardo Gulotta)
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