29/11/2024 TRIESTE – Confcommercio Trieste e Confindustria Alto Adriatico hanno raccolto centinaia di opinioni dai propri associati riguardo alle scelte da intraprendere per il futuro di Porto Vecchio. Oggi sono stati illustrati i risultati di questo sondaggio || «Quali attività economiche dovrebbero insediarsi nel Porto Vecchio per aumentare valore aggiunto al territorio, potenziando l’offerta e l’attrattività sia per i residenti che per i turisti?»Domanda che si sono posti la Confcommercio Trieste e Confindustria Alto Adriatico, sottoponendola ai propri associati, e ricevendo in cambio una visione del futuro dell’antico scalo che segue determinate direttrici.Secco no ai centri commerciali, agli studi professionali, a case vacanze e b&b, sale giochi, tolettature per cani, parrucchieri, cliniche odontoiatriche, scuole o sedi di associazioni. Pollice all’insù invece per negozi di artigianato locale, bistrot e wine bar, caffetterie, spazi teatrali e museali, aree picnic attrezzate, impianti sportivi e più in generale tutto ciò che permette attività all’aria aperta. Ok agli alberghi e servizi di mobilità sostenibileAlto gradimento per il nuovo terminal crociere in modo da liberare i parcheggi sulle rive e importante sottolineatura per valorizzare il commercio e l’artigianato locale – Intervistati PATRIZIA VERDE (DIRETTORE GENERALE CONFCOMMERCIO TRIESTE), MASSIMILIANO CIARROCCHI (DIRETTORE GENERALE CONFINDUSTRIA ALTO ADRIATICO) (Servizio di Bernardo Gulotta)


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